La storia della Pia Società San Gaetano e del Centro di Formazione Professionale

L’idea di don Ottorino: Pillole di storia                             

24 maggio 1941:
donottorinoDon Ottorino Zanon, attorniato da un gruppo di giovani, celebra la Santa Messa nella vecchia chiesetta dell’Ausiliatrice. Con questa modesta cerimonia ha inizio una nuova attività: nel sottopalco del teatro parrocchiale di Araceli (si trovava allora nell’attuale area del Seminario) una ventina di ragazzi si dedica a modesti lavori di meccanica: recupero della latta di vecchi barattoli, limatura e finitura delle parti saldate di telai per biciclette e, sotto gli occhi vigili del primo capo officina, Massimo Lovato, il montaggio di un suo eccezionale brevetto, per quei tempi: un’ombrella da incorporare nel manubrio della bicicletta per ripararsi le gambe durante il cattivo tempo. L’obiettivo è quello di aiutare i giovani, soprattutto quelli in difficoltà, a trovare una propria strada in quel difficile ambiente che è la vita, attraverso uno strumento fondamentale: il lavoro. Il lavoro da imparare, da amare, e da considerare come un valore.

Le Prime Tappe

I primi allievi sono i ragazzi bisognosi del quartiere di Saviabona, aiutati dai ragazzi dell’oratorio che, durante le vacanze scolastiche, si dedicano con passione a questa e ad altre attività.

L’uscita di un manifestino stampato con un rudimentale torchio e con alcune casse di vecchi caratteri per la festa del Redentore, patrono della parrocchia, suscita molta curiosità ed un benefattore si fa avanti. Mette a disposizione di don Ottorino i soldi per acquistare il terreno (cinque campi) e per costruire la prima casetta, attorno alla quale si svilupperà l’attuale Istituto San Gaetano.

TipografiaNella primavera del 1942 la casa è praticamente finita. L’officina e la tipografia vengono collocate al pianterreno, insieme alla cucina e, al piano superiore, la cappella, un’aula, le stanze di don Ottorino e dei suoi genitori e la prima camerata che, nel volgere di pochi mesi, sarà un concentrato di letti e di ospiti.
Nel frattempo sta finendo la guerra, e aumenta il numero di ragazzi ospitati, orfani e segnati profondamente dalla terribile esperienza bellica.

Don Ottorino sente vivamente la necessità di avere dei sacerdoti e dei laici che si dedichino a continuare la sua opera, e nel 1943 arriva il primo sacerdote ad affiancare l’opera di don Ottorino: è don Aldo De Antoni, che per quasi 30 anni guida l’istituto.

Nel 1947 inizia la costruzione della prima Casa dell’Immacolata per la formazione di tali giovani e, nel 1951, viene ordinato il primo sacerdote dell’Istituto, don Marcello Rossetto.

Il giorno di Natale del 1961 nasce la Congregazione religiosa tanto sognata e preparata da don Ottorino: la “Pia Società San Gaetano”, che espande via via la sua attività assumendo dimensione missionaria e internazionale, come testimoniano le attività tuttora svolte in vari paesi del mondo.

Coerenza e innovazione

Sono le due linee guida che hanno ispirato l’attività dell’Istituto in questi anni. Coerenza intesa come rispetto dell’idea di fondo da cui è nata; innovazione perché, col passare degli anni cambiano i giovani, cambiano le loro esigenze, cambiano le leggi cui fare riferimento per poter svolgere l’attività formativa.

AvvolgimentoCosì negli anni ’70 l’Istituto non è più una struttura per gli “orfani”, ma un vero e proprio centro di formazione professionale aperto a chiunque, sempre con una particolare attenzione ai ragazzi in difficoltà.
Sono gli anni in cui si consolida il settore grafico, in cui si istituzionalizza la presenza del settore elettrico, distinguendolo dal settore meccanico; in cui nasce il settore dell’automeccanica che immediatamente diventa un polo d’attrazione per molti giovani. Sono gli anni in cui, dopo la sartoria, scompare anche la gloriosa falegnameria, sempre nell’ottica di rispondere a esigenze in continua evoluzione.

Purtroppo, il 14 settembre 1972, un tragico fatto sconvolge la realtà dell’Istituto e della Congregazione: in un incidente stradale alle porte di Brescia muore don Ottorino. Il suo posto, alla casa dell’Immacolata, viene preso da don Aldo, proprio mentre si intensifica e si completa il processo di trasformazione dell’Istituto San Gaetano in un CFP “moderno”.

I rapidi cambiamenti di fine millennio

Nel dicembre del 1978 esce la legge 845 che regola la Formazione Professionale, assegnando alle Regioni il ruolo di gestione e di coordinamento delle varie attività formative in tale ambito.

stampa01E’ un primo riconoscimento all’importanza di tale attività formativa, anche se rimangono due aspetti limite: il fatto che non tutte le regioni italiane propongono la Formazione Professionale e la tendenza diffusa di considerare l’esperienza scolastica professionale  “di serie B”.

Proprio in questo periodo l’Istituto dimostra la validità della sua proposta e la capacità di rinnovarsi: viene inserito il settore saldo carpenteria, che va a completare la proposta nel settore meccanico; viene istituzionalizzato un percorso per gli allievi in difficoltà, sempre nella fedeltà all’intuizione iniziale e nell’ottica di dare risposte adeguate alle esigenze dei giovani.

Nell’Anno Formativo 2016/2017 hanno preso il via anche le Sperimentazioni del Sistema Duale, con tre corsi triennali di “Operatore Meccanico”, “Operatore Grafico” ed “Operatore della Ristorazione – Indirizzo cucina”, che prevedono lo spostamento di larga parte della formazione presso le aziende partner nel 2° e 3° anno. Tale progetto ha previsto una seconda annualità nell’A.F. 2017/2018, nella quale è stato attivato un percorso triennale di “Operatore Meccanico” ed una terza annualità per l’A.F. 2018/2019, ancora una volta nel settore meccanico. Sempre all’interno del Sistema Duale è ora collocato anche il percorso di 4° anno, con la stessa filosofia guida dei corsi triennali. A partire dall’A.F. 2019/2020 è stata ampliata la disponibilità finanziaria regionale e, conseguentemente, l’offerta formativa del centro. I percorsi quadriennali aggiunti a quello a doppia uscita del settore alberghiero sono relativi alle figure di “Tecnico Grafico” e “Tecnico per la conduzione e gestione di impianti di produzione”. In ambito ristorazione, la progettazione e la gestione del percorso per gli studenti in regime di Apprendistato è stata sviluppata anche grazie alla partecipazione al Progetto FITT.

A partire dall’A.F. 2021/2022, per dare una risposta anche alle richieste proveniente dal settore autoriparazione, è attiva la possibilità del Quarto Anno per “Tecnico riparatore di veicoli a motore”. Il diploma rilasciato a fine corso è uno dei requisiti per accedere al corso di “Ispettore della revisione dei veicoli a motore”, dando un grande valore aggiunto ai nostri allievi.

Nel frattempo, continuano anche ad essere realizzati corsi di riqualificazione per adulti nei comparti alberghiero e meccanico e corsi per l’inserimento lavorativo in tutti i comparti. In collaborazione con le associazioni di categoria, inoltre, si erogano corsi di specializzazione per l’acquisizione del patentino per saldatori e per l’utilizzo dei controlli numerici.

Il San Gaetano diventa socio onorario di Apindustria VicenzaLa Pia Società San Gaetano di Vicenza è accreditata dalla Regione Veneto in tre ambiti della Formazione (Obbligo Formativo, Formazione Superiore, Orientamento) e per i Servizi al Lavoro.

Di corsa verso il futuro

Risultati importanti, che aprono nuove prospettive per l’Istituto, affidandogli anche nuove responsabilità. Continua costante l’impegno dell’aggiornamento e del dotarsi di una struttura efficiente, in grado di dare risposte adeguate ad una realtà giovanile sempre più complessa, capace di leggere la società civile anticipandone i cambiamenti….

Insomma, una sfida esigente ma entusiasmante, proprio come quella iniziata quel lontano (ma non troppo…) 24 maggio 1941.

Nel video che segue è riassunta la storia del nostro istituto, in particolare delle sue origini, con immagini d’epoca!

2 Commenti

  1. Con attenzine ho letto le origini del vostro CFP.
    Io ho lavorat per circa 40 anni nell’educazione tecnica in una scuola professionale de SALESIANI in Peru.
    Mi piacerebbe visitare la vostra scuola per ricreare la mia vista coon quello che ho fatto e visto nella mia vita.

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